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La storia

Terra antichissima e di incontri tra civiltà, la Sardegna ha una storia che la rende non un’isola ma un continente. La prime tracce di presenza umana (Homo erectus) risalgono a un periodo compreso tra i 500 000 e i 100 000 anni fa, quelle dell’Homo sapiens a 20 000 anni fa.

I sardi preistorici vivevano in villaggi e grotte, erano allevatori e coltivatori di creali, cacciatori, pescatori, tessitori, ceramisti, scultori. Scolpivano statuine raffiguranti la Dea Madre. In quel periodo i sardi realizzarono le tombe a circolo, monumenti funerari comparsi soprattutto in Gallura e in particolare ad Arzachena. Uno straordinario esempio di questo periodo è la Necropoli Li Muri; altri resti visibili sono le tombe dei giganti di Li Lolghi e di Coddu Ecchju. Nel resto della Sardegna le forme sepolcrali erano invece le domus de janas, delle tombe scavate nella roccia, alle quali si è ispirato Jacques Couëlle per disegnare alcuni particolari dell’hotel Cala di Volpe (link all’hotel)

Universalmente conosciuta per i suoi nuraghi, i sardi di quel periodo storico lavoravano il bronzo, cominciarono a costruire spade ed erano navigatori. Ebbero rapporti con micenei, cretesi, ciprioti, etruschi e iberici. I sardi nuragici erano anche artisti. Realizzarono le statue dei Giganti di Mont’e Prama, alte anche più i 2 metri, che raffigurano arcieri, guerrieri, pugilatori. Costruirono le tombe dei giganti, lunghe anche 30 metri. Edificarono i protonuraghi (oggi restano 500 esemplari) e i nuraghi. Prima monotorre e poi con numerosi torri, i nuraghi avevano intorno i villaggi di capanne circolari. Oggi i nuraghi sono 7 mila. A loro si ispira l’architettura dell’hotel Pitrizza (link al sito).

Tra gli esempi più belli di nuarghi quello di Su Nuraxi di Barumini e quello di Arrubbiu. Ad Arzachena sono visibili i nuraghi Albucciu, La Prisgiona e Malchittu.

Tra il X e VIII secolo a.C, periodo fiorente della civiltà nuragica, in Sardegna arrivarono i fenici, abili navigatori e ottimi commercianti. Fondarono gli insediamenti costieri di Nora, Sulki, Bithia, Tharros, Karalis, Bosa. Costruirono la necropoli di Tuvixeddu a Cagliari e a Sant’Antioco il più grande tophet della storia sarda. Anche Olbia è stata fondata dai fenici, con il primo insediamento tra la metà del VIII sec. e circa il 630 a.C. Ma il suo centro è stato costruito anche dai greci, in un periodo tra 630-620 e i primi anni del VI sec.. Lo stesso nome di Olbia, la felice, la fortunata, è greco.

Dopo i fenici, arrivarono i punici e dopo i punici i romani, combattuti dall’eroe sardo Hampsicora, in parte ordinario dell’Africa, come Sant’Antioco, patrono della Sardegna. Ai romani la Sardegna deve la lingua sarda e la prima cartina della sua storia, nel 174 a.C. Olbia ebbe un grande ruolo durante la presenza romana. Il fratello del grande Cicerone, Quinto, aveva possedimenti a Olbia e vi aveva costruito una villa, disegnata dall’architetto Numisio. A Olbia viveva e aveva estese proprietà Claudia Atte, amante dell’imperatore Nerone. Accanto alle coste della Gallura, Giulio Cesare passò un mese in nave.

La Sardegna divenne poi bizantina, e poi vandala. Infine ottenne la sua autonomia.

Giudicati. A partire dall’IX secolo, la Sardegna fu divisa in quattro Giudicati: Torres Logudoro, Calari, Gallura e Arborea. Il giudice aveva lo stesso potere dei re. I giudici amministravano il territorio, chiamato logu, che era suddiviso in curatorie formate da più villaggi. È in questo periodo che sulla Carta Pisana, la prima carta nautica della storia, compare il nome di Porto Cervo. Nel 1395 la giudicessa-reggente Eleonora d’Arborea emanò la Carta de Logu, la costituzione sarda, uno degli atti più noti a livello europeo.

Poi fu la volta del dominio di Pisa e Genova, degli aragonesi e degli spagnoli. All’epoca spagnola la Sardegna deve la costituzione delle Università di Sassari e Cagliari. Dopo gli spagnoli, fu la volta dei piemontesi. È il periodo in cui la Gallura si ripopola: numerosi stazzi punteggiano il paesaggio, compreso quello della zona di Monti di Mola, l’attuale Costa Smeralda. Agli stazzi si ispirano in parte l’hotel Pitrizza e l’hotel Romazzino (link al sito).

Il Regno di Sardegna, nato nel 1324, diventa il Regno d’Italia. Il resto è storia recente. La nascita della Costa Smeralda è uno dei pià grandi eventi degli ultimi 100 anni.